Manovra di bilancio provinciale: accogliamo con apprezzamento e ottimismo le misure annunciate dall’Assessore provinciale alla salute e politiche sociali che vanno nella giusta direzione. Servono sul medio – lungo termine progettualità, investimenti e condivisione
La professione infermieristica in Provincia di Trento, come in tutta Italia, continua a fare i conti con la carenza di personale negli organici, in particolare nei servizi sanitari e socioassistenziali ad alta complessità e criticità. A questo fenomeno si aggiungono un sistema pubblico ingessato al cambiamento e all’innovazione per quanto riguarda la conciliazione lavoro-vita privata e i modelli organizzativi e un sistema di retribuzioni e di carriera che non riconosce appieno le competenze e l’impegno degli infermieri.
La priorità, come condiviso con l’Assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina, è l’attrattività della professione infermieristica, nonché il trattenimento degli infermieri che rappresentano nel sistema sanitario provinciale un enorme valore in termini di competenza. La necessità urgente, già proposta dall’Ordine, è definire in modo condiviso un piano di contrasto alla carenza di infermieri e di rilancio del valore della professione infermieristica in Provincia di Trento che preveda interventi sotto il profilo normativo, organizzativo e contrattuale.
Sul breve termine, accogliamo con apprezzamento e ottimismo le misure annunciate dall’Assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina nell’imminente manovra di bilancio che vanno nella direzione giusta.
Si ritiene fondamentale, in particolare, il finanziamento per le coperture del turnover e per l’aumento delle dotazioni organiche che dovrà incidere prioritariamente sul territorio per mettere a terra quanto previsto dal DM 77/2022 e sui contesti sanitari e sociosanitari a maggior complessità e criticità assistenziale. La letteratura internazionale, infatti, evidenzia la relazione fra dotazioni infermieristiche appropriate e esiti di salute.
Importante, inoltre, il previsto potenziamento al finanziamento per il nuovo ordinamento professionale, ormai urgente, che prevedrà anche il sistema degli incarichi facilitando carriere specialistiche e gestionali più flessibili e personalizzabili basate sul criterio del merito.
In coerenza con le strategie di attrattività e trattenimento si inserisce anche l’intervento per potenziare le indennità agli infermieri del pronto soccorso. Un intervento che va nella direzione giusta di stratificare e differenziare il riconoscimento in relazione al livello di competenza clinica, formativa o gestionale degli infermieri e alla criticità o complessità dei bisogni di salute delle persone assistite. Tale intervento si ritiene debba essere esteso ad altri ambiti considerando i criteri appena citati. Inoltre, si ritiene opportuno, tenuto conto che gli infermieri sono fondamentali per il sistema sanitario provinciale e della loro grave carenza, di valutare un ulteriore intervento mirato per potenziare l’indennità di specificità infermieristica istituita con L. 178/2020.
L’attenzione dell’Assessorato alla salute e politiche sociali alle proposte dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche è stata confermata. In prospettiva, si dovrebbe considerare con ancora maggior attenzione la carenza di personale che mette a dura prova le strutture e a rischio la qualità dei servizi, considerando il fenomeno non solo nell’immediato, ma soprattutto nel lungo periodo e lo sforzo richiesto per coprire tutte le necessità dei servizi rivolti ai bisogni di salute dei cittadini. In quest’ottica sono necessarie progettualità con relativi investimenti finanziari dedicati, riforme normative e organizzative condivise, al fine di garantire risposte appropriate e coordinate ai bisogni sociosanitari emergenti dei cittadini, sostenibilità e efficienza del sistema salute provinciale e per aumentare l’attrattività e la capacità di trattenimento degli infermieri.
Ci sono da colmare differenze, anche economiche, del tutto ingiustificate vista la formazione e la professionalità espressa dagli infermieri con riconoscimento di competenze avanzate e specialistiche spesso già agite. È essenziale riconoscere nel sistema giuridico e di remunerazione la specificità delle competenze agite dagli infermieri, che a oggi sono tra i meno pagati d’Europa.