Nessuna chiusura a infermieri dall’estero, ma rispettare principi etici e requisiti professionali e linguistici
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia Autonoma di Trento comprende la logica della cooperazione internazionale, modello già adottato in diversi Paesi. In linea con la posizione della FNOPI, questo Ordine, resta aperto all’accoglienza di infermiere e infermieri dall’estero, pur ritenendo che tale possibilità non possa costituire una misura strutturale alla carenza di infermieri in Italia e in Trentino.
L’Ordine, chiede, però, come già rappresentato all’Assessorato provinciale alla salute, che il reclutamento di colleghe e colleghi sia etico ed in Paesi dove non si generi a sua volta una carenza infermieristica a causa del loro trasferimento. Inoltre, imprescindibile è il rispetto dei seguenti requisiti e standard professionali e linguistici:
– titoli abilitanti previsti e riconosciuti dalle vigenti norme europee sulla libera circolazione dei professionisti;
– certificazione delle competenze professionali, tenuto conto dei profili prioritari di salute dei cittadini in Italia;
– iscrizione a un registro speciale in attesa di perfezione l’iscrizione all’Ordine;
– certificazione della lingua italiana livello B2.
Tali requisiti sono a garanzia della sicurezza e qualità delle cure infermieristiche, al fine di tutelare i cittadini e in particolare le persone anziane, disabili e fragili.
La priorità rimane, tuttavia, l’aumento dell’attrattività della professione e si rinnova in tal senso, come già recentemente portato all’attenzione dell’Assessore provinciale alla salute, la necessità di definire un piano di contrasto alla carenza di infermieri e di rilancio del valore della professione infermieristica in Provincia di Trento che preveda interventi sotto il profilo normativo, organizzativo e contrattuale.